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Alessandro Canini e Max Manunza scelgono KLANG per il tour di Venditti De Gregori
 

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Il tour di Venditti e De Gregori si è rivelato senza dubbio un “successo senza tempo” e, dopo oltre un anno e mezzo di concerti sparsi per tutta la penisola, i due cantautori si apprestano a completare in autunno l’ultima parte di questa fortunata avventura.
Mettere insieme due mostri sacri della musica italiana, contemporanei ma con stili e storie differenti, non è stata cosa semplice ma il numero di date e il costante successo di pubblico sono un chiaro segno che la qualità e il contenuto pagano sempre, anche a prescindere da palchi ed effetti mirabolanti…
 

In un contesto musicalmente non così semplice come potrebbe sembrare anche in virtù di un palco “affollato”, il batterista Alessandro Canini insieme al fonico Massimo Manunza hanno deciso di utilizzare un sistema di monitoraggio KLANG 3D per gli ascolti in cuffia di Alessandro che ha condiviso con noi la sua esperienza… 

 

A livello musicale stiamo parlando di una band di tredici elementi in cui i due cantanti - Venditti in special modo - usano monitor wedge con livelli di pressione sonora “importanti”.

 

“Antonello è molto esigente in quanto ad ascolti, non vuol sentire parlare di IEM e vuole ascoltare da una coppia di wedge con un bel volume sostenuto; ogni data bisogna dedicare del tempo per trovare il giusto compromesso, anche in relazione alle dimensioni dei palchi e dei sistemi PA che possono risuonare più o meno fastidiosamente sul palco” afferma Massimo Manunza, fonico di palco del tour.

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Il resto della band è tutto in cuffia, ma il batterista Alessandro Canini ha scelto di andare oltre l’ascolto L+R utilizzando un sistema KLANG che gestisce lui stesso da un iPad. 

 

Ho cominciato ad usare il KLANG sotto consiglio di Simone di Pasquale che me lo propose al posto del solito mixerino per le cuffie” esordisce Alessandro.

 

Ho una solida esperienza in studio ed avevo bisogno di qualche cosa di più performante e che andasse oltre il mero controllo dei livelli in cuffia ed il KLANG, oltre ovviamente a gestire il balance, fa un lavoro pazzesco a livello di fasi e timbrica, restituendo sempre un suono nitido e a fuoco…”
“Sul palcoscenico sostanzialmente ho un ritorno di suono diretto dal mio strumento, soprattutto cassa e rullante, un suono di cassa che arriva dal sub posto dietro di me ed utilizzato come monitor wedge per avere un po’ di “spinta” ed un terzo segnale in cuffia, senza considerare le interferenze del PA principale che spesso risuona sul palco
” spiega Alessandro. 

“In una situazione come questa perdere il “fuoco” di alcuni strumenti, tipicamente la cassa della batteria, è molto facile mentre con il sistema KLANG, dopo qualche prova ed aggiustamento, riesco sempre ad ottimizzare i vari componenti del mix in modo che ciò che ascolto, come somma di tutte le sorgenti di suono, sia sempre un suono a fuoco, nitido e potente. Questo è senza dubbio uno dei plus che offre KLANG e per me è forse il più utile e importante” continua il batterista.

 

Del mix di palco si occupa un fonico di lunga esperienza come Massimo Manunza che provvede al monitoraggio in cuffia per tutti i musicisti, ad eccezione del batterista, al quale manda invece una serie di Stems premixati e che Alessandro può così controllare dal controller di KLANG.

Max manda una serie di stems ad Alessandro divisi in tom e over head, cassa (due mics) e rullante (due mics) più i restanti altri segnali per l’ascolto del resto dei musicisti della band. 

La doppia microfonazione per cassa e rullante permette inoltre ad Alessandro di decidere quale microfono usare per il suo mix e in che modo, così da ottenere sempre la timbrica migliore. 

 

 

La premessa è che i suoni di base devono essere ben fatti, solo con questa base di partenza è possibile intervenire sui parametri di posizionamento a disposizione del processore binaurale (fasi, group delay, timbriche) gestendo in modo pratico ed efficace tutti gli strumenti nel mix” specifica Alessandro.

Con KLANG posso posizionare i musicisti dove realmente si trovano, non come avviene con un semplice PAN col quale puoi spostare a sinistra o a destra un suono sul piano orizzontale, KLANG ti permette di essere molto più preciso: puoi mandare suoni avanti, indietro e addirittura sopra o sotto restituendo un’immagine sonora che rispecchia fedelmente la disposizione reale dei musicisti sul palco” continua Alessandro. 

 

I sistemi KLANG hanno rappresentato, fino dalla loro comparsa sul mercato, una vera e propria rivoluzione e ormai sono sempre presenti nei più importanti palchi a livello mondiale.

Per chi ancora non li conoscesse l’invito è, come sempre, quello di raggiungerci a Parma in Audio Link, dove il nostro team saprà darvi tutte le informazioni del caso.

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Contatti

www.audiolink.it

Federico Bianchi
Mail: federico.bianchi@audiolink.it

Phone: +39 333 3134185

 

 

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