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DIGIGRID, WAVES e PINO "PINAXA" PISCHETOLA

Intervista a Pino Pischetola (che non ha bisogno di presentazioni) che nel suo studio milanese ha da tempo installato un sistema DiGiGrid e Waves decisamente interessante.

Audiolink: Pino bentrovato! Partiamo dall’inizio, sei stato uno dei primi utilizzatori waves se non sbaglio!

 

Pino “Pinaxa” Pischetola: in Italia di sicuro, la mia esperienza parte da meta’ degli anni 90’, usavo i primi plug in in insert sul banco analogico. Nel tempo sono passato ad un sistema piuttosto evoluto come quello che uso ad oggi.

 

Audiolink: cosa prevede la tua dotazione di plug in?

Pino “Pinaxa”Pischetola: credo di avere quasi tutti i plug in messi in commercio e che ho comprato man mano negli anni. Per quanto riguarda i plug in Waves, ora ho due pacchetti Mercury+Studio Classic+ Abbey Road,OVOX, NX, etc.Per me sono strumenti irrinunciabili che uso sia in studio sia live…

 

Audiolink: quindi sei passato a SoundGrid scegliendo anche interfacce DiGiGrid, anche in questo caso sei un precursore. Spiegaci meglio…

 

Pino “Pinaxa” Pischetola: all’inizio ho costruito il mio sistema Pro Tools con la scheda HDX e le interfacce audio di Avid, per poi passare, fin dalla sua comparsa sul mercato, al sistema DiGiGrid che mi ha colpito per la flessibilità e la possibilità di condividerlo su diversi computer. Le schede sono molto performanti e hanno un suono di altissimo livello.

 

Audiolink: qual è il tuo sistema attuale?

 

Pino “Pinaxa” Pischetola: adesso ho un’interfaccia DLI che “simula” le interfacce Avid per cui Pro Tools - il sequencer che uso maggiormente - “vede” 64 canali IN e 64 canali OUT. Per gli ingressi e le uscite audio uso due IOX e una IOC che gestisce anchele uscite dei monitor tramite dei convertitori DA esterni, mentre con gli AES/EBU sempre della IOC gestisco anche un Lexicon 960L. Per finire, ho un server ONE che mi gestisce il DSP, anche se è la parte che uso di meno…
Come software ho sempre usato Sound Grid Studio anche se da qualche tempo sono passato a SuperRack che è la versione aggiornata di MultiRack, il software di hosting dei plug in per il set up live. 

 

Audiolink: passiamo alla dimensione live, come si adatta la configurazione per l’occasione?

 

Pino “Pinaxa” Pischetola: come ti dicevo il sistema ha la caratteristica di essere estremamente flessibile, infatti le modifiche sull’operativita' sono poche e semplici per utilizzarlo anche nel Live.
Come software tendenzialmente ad oggi uso il SuperRack, mentre per quanto riguarda l’interfaccia ho praticamente sempre usato la MGB per collegarmi in MADI ai banchi che utilizzo dal vivo.
In questo modo posso avere tutti i plug in waves che desidero mettendoli semplicemente in insert tramite il software. 

 

Audiolink: è verosimile usare le stesse identiche catene di plug in che usi in studio anche dal vivo?

Pino “Pinaxa”Pischetola: nella teoria è una cosa semplicissima e fattibile. Io però preferisco ricreare il suono di cui ho bisogno live in maniera diversa e spesso utilizzo catene create ad hoc, anche con plug in diversi. Qualora invece ci sia la necessità di ricreare degli effetti particolari e caratteristici di un certo arrangiamento, allora nulla di più semplice ed immediato. 

 

Audiolink: parliamo di suono. La qualità dei plug in la conosciamo ormai tutti. Cosa puoi dirci delle interfacce?

Pino “Pinaxa”Pischetola: quello che mi ha convinto nell’usare questo sistema è la qualità incredibile delle schede, e te lo dice uno che ha usato per anni macchine molto costose e talvolta “esoteriche”. Ad oggi infatti in studio uso i preamplificatori microfonici delle interfacce DiGiGrid per qualsiasi sorgente…
Fermo restando la grandissima flessibilità che offre il sistema. Tramite un qualsiasi cavo di rete, posso condividere tutti i canali che ho nel mio computer su di un altro PC (o Mac) che abbia installato il driver, peraltro completamente gratuito.

Audiolink: per uno con la tua storia a questo punto il passaggio al sistema LV1 è quasi fisiologico!

 

Pino “Pinaxa” Pischetola: bella domanda! Conosco il mixer e ho fatto alcuni test però non mi sento ancora pronto a mixare uno show dal vivo solo ed esclusivamente da controller touch screen, senza fader. Lo farei certamente per qualche live più contenuto, di certo non lo userei per uno show come era il Jova Beach party dell’anno scorso, dove io  mixavo per il pubblico direttamente sul palco, un palco che cambiava continuamente, dove molte cose erano giusto accennate in scaletta e tante altre improvvisate! 

Pero’ la WAVES ha appena annunciato un controller Hardware per LV1 e questo potrebbe cambiare tutto!

"Come per tutto ciò che facciamo, anche questi aggiornamenti sono guidati dalle richieste dei nostri clienti", afferma Roger Wood, responsabile del software DiGiCo. "Questi aggiornamenti sono progettati per offrire un'esperienza utente ancora migliore e soddisfare i requisiti di un mercato sempre più sofisticato."

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